Il processo di formazione della coppia nasce nel momento in cui due persone si “scelgono” reciprocamente e gradualmente, porta raggiungimento di una dimensione nuova, diversa della somma delle due parti. Questa dimensione è il “noi” e cioè, una nuova, specifica identità e richiede una paziente opera di costruzione.
Quello della scelta della persona da amare è un argomento che desta una notevole curiosità, soprattutto in coloro che hanno la tendenza ad “incappare” in esperienze di coppia che si rivelano fallimentari o frustranti e, per certi aspetti, ripetitive.
Spesso alcune persone si domandano:
“perché mi trovo sempre in situazioni di questo tipo?”
Cerchiamo di capirlo insieme…
“Scegliere” significa individuare fra le tante persone con cui potremmo essere in relazione, quella che in qualche modo ci “attiva” delle cose, ci colpisce, ci stimola una vicinanza. E’ chiaro che in questo processo entrano in gioco degli aspetti “consci”, legati ad alcune caratteristiche che troviamo gradevoli e desiderabili nell’altro.
Ciò, tuttavia, non sembra sufficiente a spiegare l’intera dinamica della scelta.
Accanto infatti a motivazioni più consapevoli, entrano in gioco delle spinte che avvengono ad un livello inconscio, più profondo. Il partner viene scelto con delle caratteristiche sentite come perfettamente rispondenti ai propri bisogni. Ognuno dei due membri della diade, in questa fase, si comporterà offrendo all’altro, in maniera inconsapevole, una versione ideale di sé, e l’altro ne sarà attratto in misura più o meno intensa in base a quanto, la versione del sé offerta, corrisponderà ai propri antichi bisogni irrisolti. Nella fase iniziale si vive pertanto un forma di idealizzazione di sé e del rapporto, e ciascun membro della coppia porta con sé una massiccia dose di “illusione” (M.Malagoli Togliatti, A. Lubrano Lavadera, 2002).
Altro aspetto da considerare, comunque strettamente legato al precedente, è come la coppia non sia soltanto l’incontro di due individui, quanto piuttosto l’incontro di due storie, due narrazioni differenti, due mondi. Questo significa che le nostre esperienze di vita, partendo dalle precedenti relazioni d’amore, fino ad arrivare alle nostre esperienze più antiche, di attaccamento e più in generale all’intera esperienza con il sistema familiare, plasmano ed in qualche modo predispongono ad un certo tipo di legame. Sin dalla nascita infatti, ognuno di noi è “immerso” in una cultura familiare, fatta di modelli relazionali, ruoli, aspettative, valori di riferimento. La scelta del partner è dunque in parte anche in relazione al “mito” della famiglia d’appartenenza, che trasmette ai suoi membri un “mandato familiare” (Claudio Angelo, 1999), ossia un compito, più o meno consapevole ed esplicito, riguardo alle scelte da fare e ai ruoli da ricoprire. Pertanto, soprattutto nelle fasi iniziali del rapporto, l’altro diventa l’elemento attraverso il quale si cerca di bilanciare il bisogno di mantenere ed elaborare il proprio mito familiare e quello di approdare a qualcosa di nuovo, di irrisolto, di auspicabile.
Seguendo queste due idee, la scelta diventa quindi un intreccio tra mito e relativo mandato, e bisogno di soddisfacimento dei propri bisogni (C. Angelo,1999).
E’ importante chiarire come queste premesse, non siano da intendersi come qualcosa di statico, di fisso ed immutabile. Le varie scelte che nella vita si compiono, pur mantenendo aspetti di storicità, portano con sé anche qualcosa di inedito. Questo processo è frutto di un’opera di “confronto” tra il nuovo e i vecchi legami.
La scelta pertanto è un delicato equilibrio che viaggia sul crinale tra bisogno di mantenere, conservare (perché si sa… le cose conosciute sono rassicuranti…) e quello di introdurre qualcosa di diverso, che porti con sé l’aspettativa (reale o solo fantastica?) di risolvere ciò che ancora si sente in sospeso nel proprio passato.
Dott.ssa Elisa Duma
BIBLIOGRAFIA
“La psicoterapia con la coppia. Modello integrato dei contratti. Teoria e pratica.” (2004), Franco Angeli. M. Malagoli Togliatti, P. Angrisani, M. Barone.
“Scelta del partner” Claudio Angelo in “La crisi della coppia. Una prospettiva Sistemico Relazionale.” (1999), Raffaello Cortina Editore. A cura di M. Andolfi.
“Dinamiche relazionali e ciclo di vita della famiglia” (2002) Il Mulino. M. Malagoli Togliatti, A. Lubrano Lavadera.